domenica 15 giugno 2014

Tradurre fantascienza ha un fascino tutto particolare. Come ogni traduzione, ha le sue belle difficoltà, anzi, le definirei "sfide". Chiaramente mi riferisco alla terminologia usata dall'autore, a quei neologismi così tipici delle creazioni fantastiche, in particolar modo di quelle ambientate su altri pianeti e in altre dimensioni spazio-temporali. BANNER OF SOULS di Liz Williams non è però un classico romanzo di fantascienza. Questo libro, il suo quinto, è stato infatti definito A GOTHIC SPACE ADVENTURE. Wow! Be', davvero originale e interessante, considerato poi che nel 2004, anno di sua pubblicazione, è stato selezionato tra i finalisti dell'Arthur C. Clarke Award, il riconoscimento più prestigioso per la SF britannica, e candidato al Philip K. Dick Award. E' stato tradotto in spagnolo. L'autrice, la britannica Liz Williams, mi piace sempre più man mano che la scopro attraverso le sue numerose pubblicazioni, ma anche nella sua sorta di diario quotidiano su Facebook. Per tradurre un autore, devi entrare in sintonia col suo pensiero (non sono certo la prima a dirlo), devi coglierne le molteplici sfaccettature, devi entrare nel suo mondo (qui direi più di uno certamente!). Be', giudicherete voi se ci sono riuscita quando leggerete degli estratti tradotti da Banner of Souls. Sto selezionando i più rappresentativi e formulando, sulla loro base, le domande che rivolgerò all'Autrice...  Non vedo l'ora!