martedì 24 giugno 2014

Liz Williams - Banner of Souls (seconda parte)


Haunt-tech: un’altra invenzione geniale di Liz Williams. Si tratta di una tecnologia davvero affascinante e terrifica allo stesso tempo. Sa quasi di arcana magia più che tecnologia… Inoltre, rientra tra quei termini-sfida per il traduttore. Da un lato, si potrebbe lasciare non tradotto (siamo ormai avvezzi a termini inglesi). A mio avviso però, lasciandolo così, potrebbe non essere restituito del tutto il valore del termine, anche se chi legge magari conosce bene l’inglese. Io lo traduco con “tecno-infestazione”. Il congegno della tecno-infestazione funziona quasi come uno strumento musicale: 

Usa il suono per evocare l’insieme di particelle dello spirito, per chiamarle dal Regno di Eldritch [= regno dei morti] e riassemblarle” (p. 105).
In questo modo è possibile infestare anche oggetti particolari, che “vivono” poi di vita propria, come ad esempio l’armatura che indossa Sogni-Di-Guerra.

Liz Williams - Banner of Souls (prima parte)


LIZ WILLIAMS è una scrittrice britannica di science fiction e fantasy, si diceva. Vive a Glastonbury, in Inghilterra, un posto assolutamente incredibile che voglio andare a visitare, un giorno. Anche per curiosare nel negozio di arti magiche che l’autrice gestisce insieme al compagno, Trevor Jones. Entrambi sono gli autori dei due Diari di un negozio di magia (Diary of a Witchcraft Shop 1&2), molto più di una lettura spassosa perché ci trasportano all’interno di quella comunità unica (e pagana!) che è Glastonbury. Liz Williams è autrice di 17 romanzi (tra cui la serie del Detective Inspector Chen, anche questa meriterebbe un bel post..) e di più di un centinaio di racconti, scrive regolarmente su riviste come Asimov e insegna scrittura creativa e storia della fantascienza. Quest’ultima cosa mi fa venire in mente che la prima tesi che provai a chiedere al mio Prof. di Letteratura Russa era proprio sulla fantascienza (russa naturalmente), ma si disse non molto preparato sull’argomento... Tornando a questa talentuosa scrittrice, l’ho conosciuta grazie a una scrittrice che per me ha un significato speciale, Tanith Lee (chissà che un giorno io non possa parlare di lei…). Tanith Lee ha scritto, ad esempio, la prefazione a una recente raccolta di racconti (molto, molto belli) di Liz Williams (A Glass of Shadow), e la Nostra la ringrazia per tutto il suo sostegno nel libro con cui ho scelto di accendere le fiamme della mia Fucina: BANNERS OF SOULS.