giovedì 25 aprile 2019

Beauty's Hour, di Olivia Shakespear

                            666 caratteri. Le Diaboliche Recensioni

Olivia Shakespear, Beauty’s Hour, Valancourt Books, 2016, pp. 90 (prima edizione in The Savoy 1896)



Mary Gower, una donna semplice ma intelligente, è innamorata di suo cugino Gerald Harman, che non ricambia e che è a sua volta innamorato di un’altra. Desiderando intensamente la bellezza che non le era capitata in sorte alla nascita, una sera Mary assiste davanti allo specchio alla sua trasformazione in una donna bellissima, il suo alter-ego notturno. Mary sperimenta così la vita dal punto di vista di una donna bellissima, Mary Hatherley. Come ne Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr Hyde di 10 anni prima, Beauty’s Hour esplora la doppia natura umana, dal punto di vista però di una donna che si trasforma in una splendida creatura. Non un racconto realistico quindi (il sottotitolo è A Phantasy), perché è proprio l’aspetto fantastico ad essere importante per l’autrice per via del tema scelto.

mercoledì 24 aprile 2019

All the Fabulous Beasts, di Priya Sharma

                      666 caratteri. Le Diaboliche Recensioni

Priya Sharma, All the Fabulous Beasts, Undertow Publications, 2018, 288 pp.



Con una scrittura elegante e a tratti poetica, questi racconti si prestano a una lettura lenta, meditata, non certo di facile e rapido consumo. Ma è proprio qui che risiede il fascino e tutta la ricchezza di questo libro. Si tratta di storie che hanno temi come la diversità, la ricerca d’identità, la sopravvivenza, i difficili rapporti interpersonali, l’essere genitori, il senso di colpa. Il concetto profondo di “mostruosità” ha uno spettro assai ampio, che include la diversità animale e la bestialità umana. I protagonisti hanno un profondissimo legame o con rettili o con gli uccelli (e con gli insetti) o le creature del mare. Vengono spesso affrontati temi sociali importanti che sono poi catapultati in una dimensione “ai margini della realtà”, nel senso ampio di questa espressione. 

(La versione estesa della recensione comparirà nel numero 9 di Hypnos Magazine, in corso di stampa)

Written in an elegant and almost poetic style, these stories are particularly suitable for a deep and thoughtful reading, and not for a quick and easy one. That it’s precisely where the whole allure and all the richness of this book lie. The themes of these stories are the diversity, the search for identity, the survival, the difficult relationship with other people, parenthood and the sense of guilt. The deep concept of “monstrosity” has a very broad spectrum and includes both the animal otherness and the human bestiality. Here have the protagonists a very deep connection with reptiles or birds (and/or insects) or with sea creatures. The author deals with important social themes, which are then projected in a dimension “at the edge of reality”, in the broadest sense of this expression.

(The extended version of this review will appear in the next issue of the Hypnos Magazine, soon to be published).

martedì 23 aprile 2019

The Auctioneer, di Joan Samson

666 caratteri. Le Diaboliche Recensioni

Joan Samson, The Auctioneer, Valancourt Books, 2018, pp. 226 (prima edizione Simon&Schuster 1976).



A Harlowe, un’isolata comunità agricola del New Hampshire, la vita scorre tranquilla e sempre uguale. Quando però il carismatico Perly Dunsmore arriva in città e inizia e richiedere donazioni per le sue aste, qualcosa inizia a cambiare. Mentre il banditore d’asta attua il suo terribile e imperscrutabile piano, i Moore e i loro vicini si ritroveranno a poco a poco e inesorabilmente privati della loro libertà, dei loro possedimenti e, forse, anche delle loro vite… Joan Samson non solo ha saputo cogliere l’essenza di quell’America degli anni Sessanta e Settanta, in cui il ritorno alla campagna e alle radici degli Stati Uniti venivano visti come un idillio sullo sfondo della guerra del Vietnam, ma riesce ancor oggi a interpretare il nostro presente. Un gran bel romanzo da riscoprire. 

House of Windows, di John Langan

                   666 caratteri. Le Diaboliche Recensioni

John Langan, House of Windows, Diversion Books, 2017, pp. 274 (prima edizione Night Shade Books 2009)



Belvedere House è una grande e signorile abitazione, ma è anche molto più di quanto occhio umano riesca a percepire. È un luogo reale e non, è lo spazio interiore di una colpa e di una maledizione. È lo specchio del difficile rapporto tra un padre e un figlio e il luogo da dove si sviluppa la mappa metafisica che stabilisce l’esatta posizione della morte del giovane. È il nodo focale in cui si intersecano i diversi piani del passato e del presente, del qui e dell’altrove. John Langan, attraverso il racconto che sgorga come un fiume in piena dalle labbra di Veronica Croydon – personaggio splendido, profondo e reale – scrive un romanzo complesso e ricchissimo, che ruota intorno a un unico evento, fusione di reale e soprannaturale, che scava nei numerosi aspetti delle complicate relazioni umane.