lunedì 8 luglio 2019

I Wish I Was Like You, di S.P. Miskowski

                                   666 caratteri. Le Diaboliche Recensioni


S.P. Miskowski, I Wish I Was Like You, JournalStone, 2017, pp. 252




Questa è la storia che racconta lo spettro di Greta dopo aver scoperto il proprio cadavere in casa, intervallando la ricostruzione della sua vita a incontri con chi ha deciso di farla finita, a cui rivela, in un barlume di consapevolezza finale, la propria natura spettrale e letale. Questa è la storia di un vuoto dentro, nutrito dall’invidia, dalla paura di essere invisibili e dal dover trovare per forza un nemico. L’autrice dà magistralmente vita a un personaggio a tutto tondo costruito con quel tocco tipicamente suo che sa fondere ironia, cinismo, profondità psicologica, superficialità e onestà. Tratteggiate con grande efficacia sono anche le altre figure che le ruotano intorno, in una Seattle anni Novanta anch’essa protagonista, con la sua musica, la sua pioggia, i suoi suicidi.
This is the story told by the ghost of Greta after having discovered her own dead body at home, interspersing the flashback about her life with encounters face to face with those who decided to commit suicide, revealing, in a glimpse of final awareness, her own ghostly and lethal nature. This is the story of a void within, fed by the envy, by the fear of being invisible and by the need to necessarily find an enemy. The author masterfully creates a well-rounded character with her typically touch capable of combining irony, cynicism, psychological depth, superficiality and honesty. S.P. Miskowski describes with great effectiveness also the other characters gravitating around Greta, and the backdrop for this very original story is 1990s Seattle, with its music, its rain and its suicides. 


giovedì 16 maggio 2019

Strange is the Night, di S.P. Miskowski

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S.P. Miskowski, Strange is the Night, Journalstone, 2017, pp. 249



Le tredici storie qui raccolte colpiscono ognuna in modo diverso: catturano l’immaginazione del lettore dalla prima all’ultima parola, coinvolgendolo in un’ambientazione realistica e curata senza il ricorso a lunghe descrizioni; coinvolgono con i loro personaggi diversi eppure in qualche modo simili, figure umane che provano un senso di frustrazione, d’inadeguatezza, di solitudine, spaventose e spaventate, che agiscono e subiscono muovendosi in una realtà specchio fedele dell’America di oggi. Con tocco leggero, S.P. Miskowski coniuga ironia, empatia e cinismo, affondando nella psicologia dei sui personaggi e mostrandoci come la normalità della vita quotidiana venga silenziosamente fagocitata da un orrore dai diversi volti da cui non può esservi fuga né redenzione.

The thirteen stories here collected strike each one differently: they capture the reader’s imagination from the first to the last word, involving him in a realistic and well-finished setting without resorting to long descriptions; they also involve the reader with their characters which are different and yet somehow alike. These are human figures who feel a sense of frustration, unsuitableness or solitude, frightful or frightened, who act and suffer in a reality that is a true reflection of today’s America. With a light touch, S.P. Miskowski combines irony, empathy and cynicism, going deep into her characters’ psychology and showing to us how the normality of daily life is little by little phagocyted by a horror with different faces from where there can be no way out nor redemption.

giovedì 2 maggio 2019

Uncertainties III, a cura di Lynda E. Rucker

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Uncertainties. Volume III, a cura di Lynda E. Rucker, The Swan River Press, Dublin, 2018, pp. 212



Uncertaintiesè il titolo di una serie di antologie edite dal 2016 dall’irlandese Swan River Press che raccolgono storie tese a esplorare l’idea di un sempre più frammentato senso della realtà. Il terzo volume curato da Lynda E. Rucker contiene dodici storie che esplorano l’impercettibile accadere di qualcosa che difficilmente può essere spiegato razionalmente. «Queste incertezze non sono semplici stranezze. Esse spesso agiscono come riflessi o espressione di paure e desideri da tempo repressi, di rimorsi e di dolore». Come nella miglior tradizione tracciata dalle strange stories di Robert Aickman, la cui presenza aleggia su tutta la raccolta, in questi racconti c’è una linea sottile che separa il reale dall’irreale e non si può essere certi di quando essa venga oltrepassata.
            
Indice: Introduzione di Lynda E. Rucker - "Monica in the Hall of Moths", Matthew M. Bartlett - "Warner’s Errand", S. P. Miskowski - "Wyrd", Adam L. G. Nevill - "Wanting", Joyce Carol Oates - "Bobbo", Robert Shearman - "Before I Walked Away", R. S. Knightley - "Voices in the Night", Lisa Tuttle - "It Could Be Cancer", Ralph Robert Moore - "The Woman in the Moon", Tracy Fahey - "TallDarkAnd", Julia Rust & David Surface - "Ashes to Ashes", Scott West - "The Golden Hour", Rosanne Rabinowitz.

(La versione estesa della recensione comparirà nel numero 9 di Hypnos Magazine, in corso di stampa).                   
                                     
Uncertainties is the title of a series of anthologies published since 2016 by the Irish Swan River Press. They collect stories that explore the idea of a more and more fragmented sense of reality. The third volume edited by Lynda E. Rucker contains twelve stories which search for the subtle happening of something unlikely to be rationally explained. «These uncertainties are not mere oddities; rather, they often act as reflections, or expressions, of long-buried fears and desires, of regrets and sorrow». Something very strange and indefinable stalks many of the protagonists. As in Robert Aickman’s strange stories best tradition, whose presence lingers on this whole collection, in these tales there is a thin line between real and unreal and you can’t be sure when this line is crossed. 

Contents: Introduction by Lynda E. Rucker - "Monica in the Hall of Moths", Matthew M. Bartlett - "Warner’s Errand", S. P. Miskowski - "Wyrd", Adam L. G. Nevill - "Wanting", Joyce Carol Oates - "Bobbo", Robert Shearman - "Before I Walked Away", R. S. Knightley - "Voices in the Night", Lisa Tuttle - "It Could Be Cancer", Ralph Robert Moore - "The Woman in the Moon", Tracy Fahey - "TallDarkAnd", Julia Rust & David Surface - "Ashes to Ashes", Scott West - "The Golden Hour", Rosanne Rabinowitz.

(The extended version of this review will appear in the next issue of the Hypnos Magazine, soon to be published).

giovedì 25 aprile 2019

Beauty's Hour, di Olivia Shakespear

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Olivia Shakespear, Beauty’s Hour, Valancourt Books, 2016, pp. 90 (prima edizione in The Savoy 1896)



Mary Gower, una donna semplice ma intelligente, è innamorata di suo cugino Gerald Harman, che non ricambia e che è a sua volta innamorato di un’altra. Desiderando intensamente la bellezza che non le era capitata in sorte alla nascita, una sera Mary assiste davanti allo specchio alla sua trasformazione in una donna bellissima, il suo alter-ego notturno. Mary sperimenta così la vita dal punto di vista di una donna bellissima, Mary Hatherley. Come ne Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr Hyde di 10 anni prima, Beauty’s Hour esplora la doppia natura umana, dal punto di vista però di una donna che si trasforma in una splendida creatura. Non un racconto realistico quindi (il sottotitolo è A Phantasy), perché è proprio l’aspetto fantastico ad essere importante per l’autrice per via del tema scelto.

mercoledì 24 aprile 2019

All the Fabulous Beasts, di Priya Sharma

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Priya Sharma, All the Fabulous Beasts, Undertow Publications, 2018, 288 pp.



Con una scrittura elegante e a tratti poetica, questi racconti si prestano a una lettura lenta, meditata, non certo di facile e rapido consumo. Ma è proprio qui che risiede il fascino e tutta la ricchezza di questo libro. Si tratta di storie che hanno temi come la diversità, la ricerca d’identità, la sopravvivenza, i difficili rapporti interpersonali, l’essere genitori, il senso di colpa. Il concetto profondo di “mostruosità” ha uno spettro assai ampio, che include la diversità animale e la bestialità umana. I protagonisti hanno un profondissimo legame o con rettili o con gli uccelli (e con gli insetti) o le creature del mare. Vengono spesso affrontati temi sociali importanti che sono poi catapultati in una dimensione “ai margini della realtà”, nel senso ampio di questa espressione. 

(La versione estesa della recensione comparirà nel numero 9 di Hypnos Magazine, in corso di stampa)

Written in an elegant and almost poetic style, these stories are particularly suitable for a deep and thoughtful reading, and not for a quick and easy one. That it’s precisely where the whole allure and all the richness of this book lie. The themes of these stories are the diversity, the search for identity, the survival, the difficult relationship with other people, parenthood and the sense of guilt. The deep concept of “monstrosity” has a very broad spectrum and includes both the animal otherness and the human bestiality. Here have the protagonists a very deep connection with reptiles or birds (and/or insects) or with sea creatures. The author deals with important social themes, which are then projected in a dimension “at the edge of reality”, in the broadest sense of this expression.

(The extended version of this review will appear in the next issue of the Hypnos Magazine, soon to be published).

martedì 23 aprile 2019

The Auctioneer, di Joan Samson

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Joan Samson, The Auctioneer, Valancourt Books, 2018, pp. 226 (prima edizione Simon&Schuster 1976).



A Harlowe, un’isolata comunità agricola del New Hampshire, la vita scorre tranquilla e sempre uguale. Quando però il carismatico Perly Dunsmore arriva in città e inizia e richiedere donazioni per le sue aste, qualcosa inizia a cambiare. Mentre il banditore d’asta attua il suo terribile e imperscrutabile piano, i Moore e i loro vicini si ritroveranno a poco a poco e inesorabilmente privati della loro libertà, dei loro possedimenti e, forse, anche delle loro vite… Joan Samson non solo ha saputo cogliere l’essenza di quell’America degli anni Sessanta e Settanta, in cui il ritorno alla campagna e alle radici degli Stati Uniti venivano visti come un idillio sullo sfondo della guerra del Vietnam, ma riesce ancor oggi a interpretare il nostro presente. Un gran bel romanzo da riscoprire. 

House of Windows, di John Langan

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John Langan, House of Windows, Diversion Books, 2017, pp. 274 (prima edizione Night Shade Books 2009)



Belvedere House è una grande e signorile abitazione, ma è anche molto più di quanto occhio umano riesca a percepire. È un luogo reale e non, è lo spazio interiore di una colpa e di una maledizione. È lo specchio del difficile rapporto tra un padre e un figlio e il luogo da dove si sviluppa la mappa metafisica che stabilisce l’esatta posizione della morte del giovane. È il nodo focale in cui si intersecano i diversi piani del passato e del presente, del qui e dell’altrove. John Langan, attraverso il racconto che sgorga come un fiume in piena dalle labbra di Veronica Croydon – personaggio splendido, profondo e reale – scrive un romanzo complesso e ricchissimo, che ruota intorno a un unico evento, fusione di reale e soprannaturale, che scava nei numerosi aspetti delle complicate relazioni umane.